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Analisi di metà stagione

Questo articolo nasce come riadattamento di un lavoro che ho svolto durante la pausa natalizia della stagione appena conclusa con la mia squadra di Serie C. L’obiettivo dell’attività era individuare 10 punti di miglioramento a cui dedicare il macrociclo gennaio-maggio. Di questi 10 punti ne ho quindi scelti 2 principali, che sarebbero stati il cardine del lavoro in palestra. Rispetto alla base della programmazione annuale, questo lavoro ha avuto il vantaggio di essere stato fatto dopo un discreto numero di partite e con la possibilità quindi di aver conosciuto i pregi e i difetti (fisici, tecnici, tattici, psicologici) della squadra, oltre ovviamente al livello medio del campionato disputato.

Il concetto di “miglioramento” è estremamente vario e individuare 10 punti non è stato certo semplice. Anzitutto, i miglioramenti possono essere di diversa tipologia, e ogni tipologia deve avere un metodo per l’analisi della situazione attuale (in modo da poterla confrontare con il risultato durante e al termine del macrociclo):

  • Obiettivi tecnici: l’obiettivo deve essere sempre quello di poter produrre un accrescimento di un indice di positività/efficienza misurabile tramite scout (di allenamenti e/o partite). Normalmente questi obiettivi sono individuali o per ruoli.
  • Obiettivi tattici: si tratta di rendere più efficace/efficiente una parte del proprio gioco. Gli obiettivi di questo tipo normalmente riguardano tutta la squadra (o al limite uno o più ruoli) e la misurazione avviene tramite indici di squadra (ad esempio: indice di fase break)
  • Obiettivi psicologici/gestionali/comportamentali: questi obiettivi riguardano il comportamento dei singoli giocatori, il rispetto delle regole di squadra, l’atteggiamento verso gli altri, la predisposizione agli obiettivi e al lavoro in palestra e così via. La loro misurazione è estremamente complessa.
  • Obiettivi fisici: riguardano le capacità fisiche dei propri atleti. Non è oggetto di questo studio.

Il punto di partenza per la scelta degli obiettivi è l’unione e analisi degli scout ottenuti dalle prime giornate di campionato (8) e delle osservazioni personali trascritte al termine di ogni settimana di lavoro.

L’ordine delle attività è quindi il seguente:

  1. Analisi della propria squadra (scouti e osservazioni personali);
  2. Scelta di 10 obiettivi;
  3. Programmazione del lavoro in palestra legato ai 10 obiettivi;
  4. Scelta di 2 obiettivi principali;
  5. Programmazione della “settimana tipo” per esaltare i 2 obiettivi principali.

10 obiettivi

Questo articolo ha una premessa fondamentale: tutta l’analisi è estremamente specifica per la squadra analizzata. Tutte le frasi scritte in senso “assoluto” non vogliono certo dare una generalizzazione sul campionato, bensì mostrare l’estrema specificità del progetto: l’obiettivo è stabilire una lista di obiettivi per UNA SPECIFICA SQUADRA, non per il livello del campionato in generale. Ad esempio, in un precedente articolo era mostrata l’analisi annuale di un’altra Serie C: i risultati della scoutizzazione sono piuttosto differenti!

Un’ultima precisazione: alla fine, 3 obiettivi su 10 non hanno riguardato la parte tecnico/tattica. Questi obiettivi non saranno presentati nell’articolo poiché li ritengo un po’ troppo “riservati” alla vita di una squadra.

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Introduzione alla pallavolo

Questo articolo ha lo scopo di introdurre al mondo della pallavolo, fornendo definizioni, esempi e concetti di base che sono necessari per chiunque si voglia addentrare nell’apprendimento teorico di questo sport. Il documento è corredato con immagini e diapositive, disponibili anche separatamente, per avere un riassunto. Non si tratta di una produzione scientifica, ma di una serie di considerazioni progressive, riassunte da testi e corsi vari, atte a presentare le caratteristiche salienti dello sport pallavolistico.

1. Definizione

Dovendo fornire una definizione il più possibile chiara, ma precisa, appare ovvio il ricorso al Regolamento di Gioco, che è e sarà sempre l’unica vera ed indiscutibile fonte di autorità per ogni disciplina sportiva, così come, quando si hanno dubbi di carattere legislativo, appare subito lampante che la fonte più autoritaria sia da ricercare tra i documenti giuridici del proprio Paese (Codice Civile, Codice Penale, Costituzione…).

Ancor prima di entrare nel vivo delle regole e norme dello sport, il regolamento della pallavolo fornisce una chiara definizione del gioco.

“La pallavolo è uno sport giocato da due squadre su un terreno di gioco diviso da una rete.
Ci sono differenti versioni del gioco adattabili a specifiche circostanze nell’ambito della versatilità del gioco per tutti.
Lo scopo del gioco è quello di inviare la palla sopra la rete affinché cada a terra nel campo opposto e di evitare che ciò avvenga sul proprio campo.
La squadra ha a disposizione tre tocchi per rinviare la palla (in aggiunta al tocco di muro).
La palla è messa in gioco con un servizio: inviata con un colpo dal battitore sopra la rete verso gli avversari. L’azione continua fino a che la palla tocca il campo, è inviata “fuori” o una squadra non la rinvia correttamente.
Nella pallavolo, la squadra che vince un’azione di gioco conquista un punto (Rally Point System). Quando la squadra in ricezione vince un’azione conquista un punto, il diritto a servire ed i suoi giocatori ruotano di una posizione in senso orario.”

La definizione, in effetti, è molto chiara e non necessita di ulteriori commenti. A titolo completivo, è possibile elencare una serie di versioni di gioco:

  • Volleyball: giocata in palestra, in campo quadrato di 9 metri di lato, con 6 giocatori per squadra;
  • Mini Volley: versione per bambini della pallavolo indoor, con meno giocatori e campo ristretto;
  • Beach Volley: giocata sulla sabbia, in campo quadrato di 8 metri di lato, con 2 giocatori per campo e regole speciali;
  • Sand Volley: giocata sulla sabbia, con 3 giocatori per campo e regole quasi identiche alla pallavolo indoor;
  • Green Volley: giocata sull’erba, in campi di dimensioni variabili, con 3-4 giocatori e regole simili a quelle della pallavolo indoor;
  • Park Volley: giocata sul cemento, solitamente all’aperto, in campi di dimensioni variabili, con numero di giocatori variabili e regole adattate ai parametri suddetti.

La definizione ci aiuterà nel prossimo processo, ossia quello di caratterizzazione della pallavolo.

2. Caratterizzazione

Processo

Il nostro scopo è quello di individuare le peculiarità dell’oggetto in esame (in questo caso, un processo allenabile), al fine di dedurre e definire un protocollo efficace di allenamento.
In altre parole, partendo dalle informazioni raccolte dal Regolamento ed unendole ad una basilare Teoria dell’allenamento, proveremo a giungere ad alcuni aspetti importanti da tener presenti nell’allenamento di questo sport.

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La visione sportiva

Riporto uno stralcio di una lettera che ho consegnato ai genitori dei miei atleti, in occasione dell’ultimo allenamento stagionale.

[…]

Vorrei soffermarmi ora su un tema delicato e per cui non mi stancherò mai di scrivere e parlare: il problema della corretta visione dell’attività sportiva. Ritengo sia importante che i ragazzi capiscano che l’attività sportiva non è in contrasto con la vita privata, ma insegna ad organizzare il proprio tempo al meglio. Non è in contrasto con le amicizie, ma, anzi, deve stimolare a conoscere sempre più gente, sia ad allenamento, sia alle partite, sia agli incontri al parco. Le stesse famiglie, però, devono comprendere come sia importante che i ragazzi vivano l’esperienza sportiva nel modo più completo, con tutti gli allenamenti e tutte le partite frequentate, a Settembre, così come a Maggio! L’importanza di avere un impegno fisso, oltre alla scuola, si traduce nel riuscire a gestire il proprio tempo al meglio, nell’imparare che un giorno totalmente libero può essere utilizzato per iniziare il lavoro dei giorni seguenti, nell’imparare a dosarsi in ogni cosa. L’attività sportiva non è e non deve essere vista come un oratorio, dove passare un pomeriggio ogni tanto: l’attività sportiva è un vero e proprio stile di vita. Frequentare la palestra impone il rispetto di alcune basilari regole (così come lo sarà frequentare un ambiente lavorativo), impone il rispetto degli altri (così come lo è l’essere parte di una comunità) e garantisce la cura di se stessi (non dimentichiamo mai che il fisico non può essere trascurato). Il conoscere gente nuova deve essere concepito come uno stimolo (abbandoniamo le chat!), che lo sport ha sempre garantito e sempre garantirà: la partitella ai giardini con gli amici, l’andare a vedere la ragazza che fa allenamento, l’andare a guardare le partite dei propri amici e delle proprie amiche, sono tutte attività che chi vive lo sport nel modo più corretto riesce ad apprezzare.

Se posso permettermi, quindi, vorrei lasciarvi con un consiglio: ragazzi, cercate di godere appieno delle possibilità che lo sport vi offre! Famiglie, cercate di incoraggiare i ragazzi in questo processo! Lo studio è un’attività sicuramente faticosa (ed è sicuramente l’attività più importante per ogni ragazzo), ma non è e non può essere un deterrente per la frequentazione della palestra. Imparate ad organizzare il vostro tempo, imparate che non sempre si può fare tutto, ma imparate anche che lo sport, così come la scuola, è un’attività per cui si spendono tempi ed energie e, come tali, meritano il rispetto di tutti. Quello che per l’atleta è un gioco, per gli allenatori è un lavoro, per i dirigenti una voluminosa occupazione di tempo, per i genitori un impegno. Non si tratta di esasperazione, si tratta di rendere onore ad un impegno che ognuno si prende all’inizio di una stagione.

[…]

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